Un inferno vicino al cielo

segunda-feira, 21 de março de 2005
La comunitá del Grilo é abbarbicata su una collina rocciosa e per arrivarci bisogna arrancare su una strada a dir poco impossibile. Ci vivono da tempo immemorabile una sessantina di famiglie di discendenza nera che col tempo peró avevano perso quasi completamente la coscienza della propria identitá razziale, facendo di tutto per dimenticare la propria storia perché "nero é brutto", "nero é perdente", "nero é povertá e miseria garantita", "nero é stare ai margini della societá civile", "nero é un passato da schiavi e un futuro senza prospettive", perché "nero é l'inferno" e perché perfino Dio é "bianco" e il suo paradiso dei bianchi che se lo possono permettere. 

L'azione di Gigetto ha peró portato i suoi frutti. Maria di Lourdes, l'anziana e volonterosa animatrice della comunitá, lo ama come un figlio: "Sono orgogliosa di essere nera, Dio ha voluto cosí e sono contenta. E dopo aver conosciuto Luiz (Gigetto) sono ancora piú contenta. Lui é bianco e ha gli occhi azzurri; qui nessuno dava appoggio ai neri, dopo é venuto lui, é un amico, e anche Franzimar (la compagna di Luiz), e adesso siamo amici per sempre nel nome di Gesú". "La situazione per i neri - aggiunge Severino, il marito di Maria - qui é molto difficile, non c'é lavoro, non ci sono soldi, non c'é molta terra da coltivare. Se poi non piove non cresce nulla e non c'é da mangiare. Qui di fame ce n'é tanta e nessuno pensa a risolvere i problemi. Certamente non l'amministrazione comunale". 

"Prendiamo ad esempio il problema dell'acqua - si affretta ad aggiungere con cipiglio Fernanda - Durante la stagione secca l'unica risorsa era una sorgente a piú di un chilometro da qui. E' dovuto venire da fuori Luiz per aiutarci a costruire le prime cisterne per raccogliere l'acqua piovana. A parte lui, qui nessuno pensa a noi". 

"Nemmeno Dio? Non sará che Dio é morto?" - aggiunge ridendo Luiz. "Dio é vivo - proclama Maria di Lourdes - Siamo noi che dormiamo. Gesú non dorme. La nostra forza é piccola, ma con Dio vale molto". 

Maria di Lourdes é rimasta, qui al Grilo, l'unica custode di una tradizione antica tipica degli insediamenti neri originari: solo con l'aiuto delle mani impasta e plasma vasi e pentole di terracotta in forme tramandate immutate per secoli. Sono poche le comunitá che hanno conservato questa forma di artigianato che riporta direttamente al nucleo originario della cultura africana e Maria ne é interprete fedele, anche se probabilmente nemmeno se ne rende conto. 

Prima di lasciare il posto faccio in tempo a partecipare alla cerimonia religiosa della domenica nella minuscola cappella costruita con fatica dagli stessi abitanti: di un prete nemmeno l'ombra (un lusso troppo grande); Maria di Lourdes ed un ragazzo dirigono le letture e i canti che spandono allegria per tutto lo spazio circostante. Mi chiedo di che colore sia Dio e se veramente ci sia posto per lui su questa terra di miseria e contraddizioni.

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