Parola di Bidia

domingo, 27 de março de 2005
Finalmente il 27 marzo, giorno di Pasqua, siamo di nuovo a João Pessoa. Festeggiamo la Pasqua in compagnia di Bidìa, travolgente animatrice di alcune comunità nere nella sperduta cittadina di Catolé do Roche nell’Alto Sertão del Paraiba a più di 400 km da Joao Pessoa. Darle in mano il microfono vuol dire farsi travolgere da una valanga di parole, testimonianza concreta dell'entusiasmo e della volontà messa da Bidìa nella sua attività all'interno dei progetti di AACADE.
"Mi chiamo Francisca Maria, ma tutti mi conoscono come Bidìa. Lavoro con le comunità dei neri insieme a Luis. Dopo il suo arrivo in Paraiba il nostro lavoro è più organizzato. Facciamo un lavoro di ricerca sulla situazione delle comunità: situazione economica, sanitaria, istruzione, ecc…"
Cosa significa per te essere nera?
"Nonostante la discriminazione, io cerco di occupare il mio spazio e di valorizzare la cultura negra nel suo insieme: danza, abitazione, promozione del lavoro e del reddito…"
Ma com’è la situazione delle comunità dei neri?
"In genere non abbiamo lavoro. Viviamo solo di agricoltura e quando non piove perdiamo tutto. La maggioranza di noi lavora sotto padrone e nell’insieme siamo sfruttati perché dobbiamo pagare affitti molto alti indipendentemente dal raccolto".
Qual è il sogno per il tuo popolo?
"Il mio sogno è che tutti i negri possano avere terra, educazione, abitazione, soprattutto lavoro e condizioni economiche che li mettano in grado di sostenere i figli. Che il negro sia valorizzato e i suoi diritti rispettati".
Qual è il motivo che ti porta a impegnarti per il tuo popolo?
"Ho la lotta nel sangue e ho abbracciato la causa del nero come mia propria. Sono negra e figlia di negri, di gente che è stata prima schiava, poi comunque tenuta al margine e discriminata dalla società. Questa sofferenza mi ha spinto a votarmi a questa causa che per me è quasi come un impegno di matrimonio".
Secondo te qual è il posto del nero in Brasile?
"Dovrebbe essere dappertutto, in tutti gli spazi possibili, nella politica, nella pubblica amministrazione, nella scuola. Oggi invece è al margine, nelle favelas e solitamente parte sfavorito".
Da poco si è formata la Commissione statale delle comunità dei neri del Paraiba. Qual è la finalità?
"Anch’io faccio parte della commissione e posso dire che la sua missione è molto importante perché finalmente è cominciato un processo per far emergere i problemi dei neri. Questa commissione coordina e controlla le azioni del governo e difende i diritti dei neri negli organismi pubblici. Finalmente possiamo continuare ufficialmente il lavoro iniziato negli anni passati con Luis".

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