Un caldo Buon Natale dal Matão di Luis Zadra

terça-feira, 18 de dezembro de 2012
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Il 20 di novembre, in tutto il Brasile, si celebra il Giorno della coscienza nera. Quest'anno sono state molte le comunità quilombolas che hanno voluto organizzare una festa per commemorare questo evento.  Quella organizzata  al Matão ha avuto un significato del tutto particolare e ha spinto l'amico Luis (Gigetto) Zadra a scrivere alcune coinvolgenti considerazioni che volentieri pubblico su AltroBrasile.

Cari amici e care amiche, un abbraccio dal caldo nordest brasiliano ed un Felice Natale.
Domenica 9 corrente mese ero al quilombo Matão per celebrare con la comunità la festa della coscienza nera, festività che si commemora in tutto il Brasile per affermare i diritti e la dignità del popolo nero. Matão é formato da una trentina di famiglie che da anni affronta problemi di tutti i tipi, come per altro, tutte le comunità nere che seguiamo nella Paraíba.
Anjinha (Rosangela) con l´aiuto di varie persone, soprattutto giovani, è riucita a organizzare il tutto in pochi giorni ; in maneira del tutto inattesa la comunità intera è stata coinvolta collaborando insieme per la riuscita della loro festa. Erano presenti anche le comunità di Pedra d’Água, Grilo e Caiana dos Crioulos. Una organizzazione ben curata, canti, balli, discorsi brevi e condivisione del pranzo a base di una saporita e abbondante feijoada. Il forró, insieme ad altri ritmi tipici, ha dato um sapore di allegria al tutto. Generalmente gran parte dell’organizzazione ricadeva sulle nostre spalle; questa volta invece abbiamo potuto godercela presenziando come graditi ospiti.


Me ne stavo in disparte ed osservavo il dipanarsi delle cose, le persone che arrivavano, il viavai frenetico. Vedevo la gioia sui volti, il piacere della vita: tutti vestiti appuntino, preparati per la festa. I bambini, che al al Matão sono moltissimi, non li teneva nessuno. Tutti si sentivano parte del rituale che procedeva per il meglio, apparentemente senza un filo conduttore: ma Ajinha, coadiuvata da Francimar, afferrava il microfono e dava le direttive. E fu spontaneo pensare alla storia dei rapporti con questa nostra comunità: dico nostra perché con Francimar ed Alberto possiamo dire di fare parte della loro storia. Questa comunità, solo pochi anni fa, presentava molti segni di morte, di disumanizzazione, di marginalizzazione. Una storia dolorosa che non lasciava intravvedere vie d’uscita. Abbiamo lavorato con pazienza, dedicazione e molto amore per riuscire a cambiare le cose. La festa con tutta la sua carica di umanità e di allegria mi ha sorpreso perchè le persone coinvolte, praticamente tutta la comunità, hanno dimostrato quanto sono cresciute, maturate, rinate. Occhi brillanti, abbracci, gioia, autostima alle stelle. 
Sentivo un nodo alla gola, di gioia improvvisa, pensando ai molti momenti di disperazione e sconforto perchè le cose non andavano per il verso giusto, momenti molto difficili per la comunità come per noi che eravamo coinvolti. La sfida era come rimettere in piedi la comunità nel suo insieme e le persone individualmente, per aiutarle a camminare. Ho pensato alla sorpresa della primavera dopo um inverno rígido quando spuntano fiori e vita sul terreno duro ed apparentemente morto. Allo stesso modo il Matão é rinato e la festa rappresenta la celebrazione della vittoria della vita. Molta gioventù, adulti, molti bambini, tutti bellissimi, senza ostentazione per manifestare senza parole l´orgoglio di essere del Matão. Le ragazze poi hanno sparso bellezza, creatività e le donne si sentivano delle regine. Il Matão che era disprezzato da tutti, mal visto e considerato luogo di gente pericolosa, ora fa bella mostra di sè: che piacere condividere la felicità con le altre comunità che a loro volta ci tengono a mostrare che ci sono e che sono venute ad una festa che sentono propria. La vita vale una festa!



Io credo nel potenziale che è dentro ogni persona, credo nella dignità di ogni persona, senza distinzione di razza o sesso, sia del nord o del sud del mondo, credo nella capacità di ogni persona di rinascere, di trovare il proprio posto al sole. Credo nella bontà delle persone. Credo nella capacità umana di aprire cuore, mente e mani per farsi prossimo degli ultimi, per condividere il pane e la vita. Credo in un futuro di pace, di condivisione, di giustizia per tutti, per questo lotto e spero. La speranza mi permette di vedere le cose con uno sguardo buono, senza deformazioni o ideologie, e esige che io mi immerga nelle ferite di questa umanità. Tutto questo insieme ad altre persone coinvolte con me nel lavoro delle comunità e che condividono gli stessi ideali. Sono felice per avere accanto Francimar con la sua umanità forte ed intelligente con una instancabile capacità di amare le persone più indifese. Per me é un grande dono, come lo sono Joice e Daniel ed i tanti amici, a cominciare da Alberto. Auguro a tutti noi un buon Natale di superazione, superazione dei limiti personali e collettivi che ci opprimono, affinché il meglio di noi, il progetto che ci portiamo dentro, possa realizzarsi e dare buoni frutti . Lo so che sono tempi duri per tutti, più duri lo sono stati ed ancora in parte lo sono per il Matão, ma le avversità che affrontiamo nel quotidiano ci devono stimolare ad essere più forti di loro.
Ciao, Gigetto (Luis Zadra)





INCONTRO DI 8 COMUNITA` QUILOMBOLAS AL MAC DI CAMPINA GRANDE

segunda-feira, 10 de dezembro de 2012
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Un ottimo servizio di TV Itararé/TV Cultura sull'incontro di 8 comunità quilombolas della Paraiba avvenuto il 20 novembre 2012 al MAC - Museo Assis Chateaubriand di Campina Grande per commemorare il giorno della coscienza nera. L'evento è stato organizzato da AACADE e CECNEQ durante l'esposizione "Quilombos da Paraiba: la realtà di oggi e le sfide per il futuro" con fotografie di Alberto Banal e dei 52 alunni quilombolas del progetto Fotografos de rua.

Incontro Comunità quilombolas al MAC - 20 novembre 2012 (versione italiana)





PROGETTO ESCRILENDO 2012

sábado, 8 de dezembro de 2012
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Video del progetto Escrilendo - versione italiana. Dicembre 2012

Escrilendo è un progetto sviluppato da Casas de leitura in collaborazione con Casa dos sonhos. L'obiettivo è di promuovere l'amore per la lettura in bambini e adolescenti svantaggiati che non hanno la possibilità di frequentare una scuola in grado di dare una formazione di base adeguata. Il progetto opera in casa dos sonhos (comunità di Santo Amaro, periferia della grande João Pessoa) e nei quilombos di Pedra d'Água e Grilo.


Escrilendo


   


FOTÓGRAFOS DE RUA 2012

sexta-feira, 7 de dezembro de 2012
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FOTÓGRAFOS DE RUA 2012 - VERSIONE ITALIANA
Documentario sul progetto Fotografos de Rua (Fotografi di strada) attualizzato con le interviste ad alcuni alunni in occasione della mostra al MAC - Museo Assis Chateaubriand di Campina Grande (Paraiba - Brasile).

Fotógrafos de rua


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