Buona risurrezione, Italia!

domingo, 31 de março de 2013
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Ho pensato a lungo cosa scrivere per augurare agli amici una buona Pasqua. Confesso che mi é difficile scrivere qualcosa di positivo in un momento cosí difficile e grave per quell'Italia che, nonostante tutto, sento di amare per tutto quello che mi ha, e non mi ha dato nella mia vita. Un'Italia che la mia generazione non é stata capace di difendere nei suoi valori disperdendo l'immenso capitale di cultura e di solidarietá di cui era portatrice e che oggi rischiamo di lasciare in ereditá ai nostri figli come un cumulo scandaloso di macerie. Vedo all'orizzonte tanti Giuda e tanti Pilati incapaci di capire la gravitá della situazione. Ma vedo anche tanta gente incredibilmente cieca a tal punto da preferire Barabba al figlio dell'Uomo. Un solo piccolo augurio: che ognuno sappia fare buon uso del proprio libero pensiero, coscienti che nessuno si puó salvare da solo.



EPPUR SI MUOVE di Luis Zadra

domingo, 24 de março de 2013
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Quilombo do Matão

I quilombos del Matão e del Grilo hanno finalmente visto l’INCRA riconoscere i loro territori. Sono stati infatti pubblicati sulla Gazzetta ufficiale di Brasilia i decreti che riconoscono e dichiarano come terre delle due comunità i territori dei due succitati quilombos. Grilo avrá 139 ettari e Matão 214. Sono rimasti fin troppo tempo sul tavolo della presidente Dilma Roussef in attesa della firma, ma la speranza della gente é stata premiata. Adesso manca solo l’ultima firma sui decreti di esproprio. Siamo veramente vicini al traguardo tanto atteso. Finalmente le due comunità riavranno i loro territori. È stato um grande lavoro di grupo che ha visto coinvolti AACADE, CECNEQ e INCRA. Um ringraziamento va alle antropologhe dell’INCRA, Ester e Fernanda, ma anche agli antropologi Rodrigo Grünewald e Mércia Batista che hanno fato il lavoro sul campo. Anche il quilombo di Paratibe ha visto riconosciuto il suo territorio nel corso del 2012, cosí come Pedra d’Água (132 ettari). Nel 2011 era stata la volta della comunità urbana del Talhado di Santa Luzia. Ovviamente il sucesso più grande l’abbiamo avuto al quilombo del Bonfim che, primo e finora unico in Paraíba, ha concluso la sua marcia per il possesso della terra nel 2010 (122 ettari). 
                              Talhado Urbano                                          Pedra d'Água

                              Quilombo Grilo                                          Quilombo Paratibe

Quilombo Senhor de Bonfim

Per noi di AACADE che da anni siamo al fianco delle comunità quilombolas é un punto di onore e di immensa gioia che riescano a rientrare in possesso dele terre che erano appartenute ai loro antenati. I membri della comunità hanno partecipato attivamente a questo cammino. Ci sono voluti molti incontri, a volte scontri: paura di entrare in conflitto com i fazendeiros, sfiducia, incomprensione di ció che stava accadendo, viaggiavano a braccetto con il forte desiderio di riscattare la loro terra. Erano molte le persone dei villaggi vicini, ma anche dentro le stesse comunità, che non credevano che um giorno questa gente oppressa che per decenni aveva lavorato per il benessere dei fazendeiros, sarebbe un giorno riuscita a diventare ufficialmente padrona di quella terra bagnata dal sangue e dal sudore degli antenati. La lotta dei quilombolas non é solo per un pezzo di terra qualsiasi, ma per recuperare i territori dove hanno lavorato gli antenati e dove é radicato il quilombo. Quilombo e territorio formano um binomio indissolubile. Raggiungere il possesso della terra non é un premio o um regalo del governo, ma il riconoscimento di un debito storico e sociale che il Brasile non ha ancora pagato nei confronti dei neri che sono stati privati delle loro terre. É il minimo che il governo possa fare per indenizzare i quilombolas che hanno costruito il Brasile. Altre comunitá stanno percorrendo il medesimo cammino per conquistarei il sacrosanto diritto ala terra. Sono in fase di completamento gli studi antropologici di altre nove comunitá. Questo significa che dei 27 processi aperti, uno é stato concluso con sucesso (Bonfim), cinque sono nella fase che precede l’esproprio (Serra do Talhado Urbano, Pedra d’Água, Paratibe, Grilo e Matão) e nove sono alla fine della prima tappa (Ipiranga e Gurugi (Conde), Mundo Novo (Areia), Negros das Barreiras (Coremas), Pitombeira (Várzea), Contendas (São Bento), Vaca Morta e Barra de Oitis (Diamante), Fonseca (Manaíra). La Paraíba é arrivata tardi rispetto ad altri stati brasiliani, nell’identificazione e riconoscimento dei suoi 38 quilombos, ma é arrivata con forza e determinazione, pronta e preparata per le tappe successive. I passi per arrivare al possesso della terra sono molti e spesso di una lenteza scandalosa. Le strutture pubbliche sono spesso impreparate e succubi di una burocrazia asfissiante. Ma la sempre maggiore coscienza dei propri diritti rafforza ogni giorno la voglia di lottare. Noi di AACADE sappiamo che il nostro sostegno é stato ed é fondamentale: in fin dei conti nessuno si era mai schierato al fianco di questa gente umile e indifesa. Questa é la mostra soddisfazione e anche la conferma che stiamo dalla parte giusta.


                              Quilombo Barra de Oitis                              Negros das Barreiras

                              Quilombo Contendas                                   Quilombo Fonseca

                              Quilombo Gurugi                                       Quilombo Mundo Novo

                              Quilombo Ipiranga                                      Quilombo Pitombeira

Quilombo Vaca Morta

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