A Cagliari la mostra “Il popolo quilombola: un Brasile sconosciuto”

quinta-feira, 4 de agosto de 2016
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Sono le persone che fanno la differenza. E oggi ne ho avuto la riprova. Mi trovo a Cagliari, accogliente capitale della Sardegna, per partecipare all’inaugurazione della mostra “Il popolo quilombola: un Brasile sconosciuto”. E parlando delle persone, comincio da Katia Luciani.
Alcuni mesi fa Katia é venuta in Brasile per conoscere la nostra attività (AACADE, Associazione di appoggio alle comunità afro discendenti) con le comunità quilombolas della Paraíba. Ha avuto modo di accompagnarci in alcune visite scoprendo una realtá che l’ha colpita molto e subito ha deciso che avrebbe fatto qualcosa, al suo ritorno in Italia, per aiutarci a dare visibilità a queste comunità dimenticate dalla società civile. Katia è una donna di parola: non solo ha organizzato veramente un mostra, ma ha coinvolto nell’esperienza gli amici della sua associazione “Genti de mesu”, soprattutto Valentina, Luisa e Nicola.
La mostra è riuscita a piazzarla nel Centro comunale di arte e cultura di Villa Muscas (non oso immaginare cosa abbia fatto per ottenre questo spazio) dove le fotografia sembrabo fatte apposta per stare lì in bella mostra sulle pareti del grande cortile dove proprio in questo periodo viene organizzata la proiezione serale di film all’aperto. Presenza di pubblico garantita, ed é quello che serve per una esposizione etnofotografica.
Ma il momento piu’ significativo é stato l’incontro di inaugurazione presso lo spazio Rivos che ha gentilmente messo a disposizione l’accogliente cortiletto dove abbiamo potuto conversare e raccontare le nostre esperienze accompagnati dalla lettura di alcune testimonianze di Luis Zadra. Grazie Nicola e Silvia per avere imprestato la vostra bella voce. Una serata speciale, emozionante, tra persone dalle quali traspariva il profondo impegno di volontariato per i diritti umani.
Grazie Genti de mesu!
La mostra fotografica "Il popolo quilombola: un Brasile sconosciuto" è nata dalla collaborazione con AACADE, Associazione di appoggio alle comunità afro discendenti dello stato della Paraíba, nord est del Brasile, fondata nel 2003 dalla sociologa Francimar Fernandes de Sousa e dal volontario italiano Luigi Zadra. Grazie all'azione di AACADE, nell’arco di una decina di anni 39 comunità dello stato della Paraíba sono uscite dall'invisibilità storica e sociale in cui si trovavano ed hanno potuto accedere ai programmi previsti dalle politiche governative per favorire il loro sviluppo e il loro inserimento attivo nella società civile dalla quale erano sempre state escluse. Queste comunità sono formate da discendenti degli africani schiavizzati e deportati in Brasile per quasi quattro secoli per sostenere lo sviluppo economico della colonia portoghese.
La mostra - Il popolo quilombola: un Brasile sconosciuto-, con fotografie e testi di Alberto Banal, membro dell’associazione dal 2006, vuole mostrare la realtà odierna di queste comunità e il lavoro svolto da AACADE nell’ultimo decennio. La mostra arriva a Cagliari dopo essere stata a Trento e a Milano e, precedentemente, in versione portoghese alla Estação Cabo Branco di João Pessoa e al Museo Assis Chateaubriand di Campina Grande, le due maggiori città dello stato della Paraíba.


















Il popolo quilombola; un Brasile sconosciuto
fotografie di Alberto Banal, curatrice Lúcia França

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