Umburaninha: profondo nero

domingo, 16 de julho de 2006
Lasciata Catolé do Rocha e superata Pombal, arriviamo a Cajazeirinha. È nel territorio di questo comune che si trova una delle comunitá nere piú antiche della regione. Attraverso testimonianze orali trasmesse di generazione in generazione, si é riusciti a risalire fino al 1700 in piena epoca coloniale. Vengono ancora ricordati i nomi delle prime famiglie qui giunte scappando dalle fazendas in cui lavoravano come schiavi. La gente di qui é rimasta isolata per moltissimo tempo e conserva ancora i tratti ben precisi delle origini africane. In quest'area, insieme a Bidía, lavora come collaboratore di AACADE, suo fratello Chagas. É grazie a lui che la comunitá ha preso coscienza della propria realtá e ha ottenuto il riconoscimento ufficiale dalla Fondazione Palmares. Va anche detto che, in maniera del tutto inusuale, la comunitá ha un buon rapporto con il Sindaco che ha dimostrato nei suoi confronti una certa attenzione e che é presente in maniera attiva all'incontro di oggi. L'accoglienza va al di lá di ogni aspettativa e l'assemblea é preceduta da una colazione incredibilmente ricca, tutta basata sui prodotti e sui piatti della loro tradizione.

Un altro aspetto confortante é la presenza di molti giovani che si dimostrano protagonisti nell'organizzazione delle attivitá. La comunitá é formata da 49 famiglie per un totale di circa trecento persone. I problemi che emergono dall'incontro sono quelli di sempre: la proprietá della terra, la mancanza d'acqua, le abitazioni malsane (ci sono ancora molte case di taipa), la mancanza di opportunitá di crescita culturale e sociale.... Si discute a lungo sul fatto che da alcuni mesi é stata sospesa la consegna della cosiddetta "Cesta basica" (aiuto alimentare di base previsto dal programma "Fome zero"); e quando viene spiegato che ció dipende dal fatto che in parlamento l'opposizione ha bloccato fino a maggio l'approvazione del bilancio preventivo 2006, si viene a scoprire che qui sono tutti fans sfegatati del presidente Lula. "É il primo presidente che ha dimostrato di occuparsi veramente dei poveri e, per esperienza, tutti sanno che i neri sono i piú poveri tra i poveri". Certo, nessuno si fa illusioni che questa possa essere la soluzione definitiva, ci vuole ben altro. Ma anche il poco é meglio del niente. Adesso, peró, per quanto riguarda Umburaninha il primo grande passo é stato fatto: con il riconoscimento ufficiale di comunitá nera le prospettive sono molto piú aperte e nessuno, soprattutto i giovani, vuole lasciarsi scappare l'occasione. Lo stesso sindaco deve prendersi i suoi sacrosanti impegni: "sindaco avvisato, mezzo salvato".

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