Il Progetto ESCRILENDO di Pedra d'Água

quarta-feira, 26 de outubro de 2011
La comunità quilombola di Pedra d’Água è composta da 193 famiglie per un totale di 490 abitanti. Per l’istruzione di base ci si serve di un’edificio dove si svolgono le lezioni per 22 bambini dell’asilo e 52 alunni del primo quinquennio di quello che in Brasile si chiama “ensino fundamental” (l’equivalente delle nostre scuole elementari). Già l’edificio presenta evidenti problemi dovuti allo stato fatiscente della struttura. Le aule a disposizione sono soltanto due, una delle quali è addirittura senza finestre. Ambedue sono comunque inadeguate per qualsiasi tipo di didattica. Esiste un altro piccolo locale che viene usato come cucina per la preparazione della refezione scolastica, dispensa, sala riunioni, ufficio di direzione e di segreteria, ecc…

La carenza di locali obbliga ai doppi turni (che peraltro sono una costante in tutto il Brasile) e, cosa ben peggiore, alla prassi delle classi multi serie. Vediamo alcuni esempi. Il primo e il secondo anno formano una unica classe di 18 alunni che vanno dai 6 ai 10 anni; 9 sono regolari, 6 sono ripetenti di un anno, 2 di due anni e 1 di tre. Non è difficile immaginare di come sia arduo il compito dell’insegnante alle prese con il processo di alfabetizzazione degli alunni di prima e che, nello stesso tempo, dovrebbe dedicare attenzione ai problemi di apprendimento dei ripetenti di vari anni (praticamente la metà della classe). La situazione della terza e della quarta è ancora più drammatica in quanto i 19 alunni da cui è formata la classe hanno un’età che va dai 9 ai 16 anni. Solo 6 sono in linea con l’età, tutti gli altri sono ripetenti da uno a sette anni. La quinta è formata da 15 alunni con età compresa tra i 10 e i 14 anni; 6 sono regolari mentre gli altri nove sono ripetenti di svariati anni. 
Ovviamente le cause di una realtà così disastrosa sono molteplici, ma è innegabile che la situazione “ambientale” sia una di quelle fondamentali. Il risultato è che la maggior parte dei bambini di Pedra d’Água non arriva nemmeno alla conclusione del primo ciclo di studi e abbandona senza aver imparato a leggere e scrivere il minimo indispensabile per non entrare a far parte dei cosiddetti analfabeti funzionali. Tutto questo avviene nel quasi totale disinteresse dell’amministrazione pubblica, il comune di Ingà, il quale, tra l’altro, lascia molto a desiderare anche per la situazione della strada di accesso alla comunità e per il trasporto scolastico dei 54 alunni che proseguono gli studi nella frazione di Pontina (due chilometri di strada sterrata). Per non parlare della refezione scolastica generalmente di pessima qualità, quando addirittura non manca (il che succede molto spesso). Ma di tutto questo parleremo un’altra volta.
Oggi vogliamo invece illustrare il progetto ESCRILENDO al quale si è potuto dare avvio grazie all’aiuto dell’associazione di Arese “UNITI PER LA VITA” e Reed Business Information Italia.


 La fatiscente struttura della scuola frequentata da 74 alunni

Elaborazione dei dati con la direttrice della scuola

Attività nella sala senza finestre         Terza e quarta nella stessa classe 

Da circa due anni Casas de Leitura e Casa dos Sonhos stanno lavorando in sinergia per sviluppare metodologie adeguate a incentivare l’amore per la lettura e la scrittura in situazioni di estrema carenza socio culturale. E’ in questo contesto che è nato il progetto ESCRILENDO, un insieme di esperienze sul campo che si sono consolidate attraverso svariate iniziative: narrazione, lettura collettiva e singola, prestito organizzato di libri, scrittura di piccoli racconti, teatro, circo, scuola di fotografia, ecc… Senza alcuna pretesa scientifica e convinti di avere sviluppato una serie di “best practices” abbiamo deciso di “esportare” la nostra esperienza in altri contesti carenti.

La scelta di Pedra d’Água è scaturita dalla drammatica analisi della sua realtà scolastica fatta da Alberto che, oltre a coordinatore Casas de Leitura, dedica parte del suo impegno di volontariato alla promozione e sviluppo delle comunità afro-discendenti delle quali la stessa Pedra d’Agua fa parte.
Una volta conclusa l’analisi della situazione e stabiliti gli obiettivi dell’intervento, la prima tappa è stata la scelta e la formazione delle future animatrici del progetto di Pedra d’Agua: Rosimare di 19 anni e Josefa di 18, ambedue nate e cresciute nella comunità. Il processo formativo è stato gestito da Danielle, coordinatrice di Escrilendo: tre giorni intensi di lavoro teorico e pratico, una full immersion nell’esperienza di Casa dos Sonhos. La settimana successiva è stata dedicata alla supervisione logistica nella comunità e alla preparazione della programmazione delle prime settimane di lavoro. Il 12 ottobre abbiamo organizzato un’assemblea con i genitori dove è stata presentata l’analisi della situazione della scuola della comunità e illustrato il progetto Escrilendo. La reazione è stata entusiasta e la quasi totalità delle famiglie ha deciso di iscrivere i loro bambini. Ai ragazzi piú grandi e ai giovani è stata data l’opportunità di partecipare ad un corso di fotografia e così ci siamo trovati con 58 iscritti alle varie attività, praticamente quasi il doppio del previsto. Il 25 ottobre sono iniziate le attività: tre giorni alla settimana per tentare di recuperare il tempo perduto. Sappiamo che non sarà facile e che il cammino sarà lungo e irto di difficoltà. Ma vale la pena tentare perché, come si dice qui in Brasile, “se Deus quiser, tudo vai dar certo!” (A Dio piacendo, tutto andrà bene!).

Attività nella Casa dos sonhos - Conclusione del corso di formazione (Odete, Josefa, Danielle e Rosimare

Riunione con i genitori

Preparazione delle attività

25 ottobre: inizio delle attività


Nenhum comentário:

Postar um comentário

AddThis

Theme por Erica Pires © 2011 - 2012 | Powered by Blogger | Todos os direitos reservados | Melhor Visualizado no Google Chrome | Topo