SCOPERTE E NUOVI ORIZZONTI

sábado, 5 de maio de 2012
Scoperte e nuovi orizzonti di Marco Antônio de Oliveira Tessarotto

È con questo titolo che cominciamo il racconto dell'esperienza vissuta dagli alunni del progetto "Fotógrafos de rua" (fotografi di strada) delle comunità di Matão, Grilo e Pedra d'Água. Ogni scoperta ha un inizio. Questa cominciò sul finire dell'anno scorso, quando l'ideatore del progetto Alberto Banal, entrò in contatto con l' Estação Cabo Branco Ciência Cultura & Artes di João Pessoa, dove peraltro aveva già realizzato una mostra nel mese di aprile del 2011: La costa d'Oro: miniera di schiavi, che aveva registrato un grande successo di pubblico. L'idea fu subito accolta con favore dalla direzione e dalla responsabile degli eventi, e cosí, a fianco della mostra sui "Quilombos della Paraíba", prese contorni reali una esposizione con le fotografie degli allievi di Fotógrafos de rua. L'esperienza era nata nel 2010 nel quilombo del Matão e i risultati furono così lusinghieri che si pensò di allargarla ad altre comunità. Cosa che avvenne nel settembre del 2011 con il Grilo e con Pedra d'Água, due comunità quilombolas posizionate in località impossibili: una arrampicata in cima ad una erta collina e l'altra sprofondata in una stretta valle, decisamente fuori dal mondo. Gli alunni del progetto, in tutto 52 adolescenti e giovani, fin dall'inizio dimostrarono dedicazione e competenza nei loro lavori sul campo. La stessa localizzazione di queste comunità, l'isolamento e le difficoltà del quotidiano, hanno reso ancora più significativa la scoperta di nuovi orizzonti che questi giovani hanno potuto sperimentare il 5 maggio in occasione dell'apertura dell'esposizione Quilombos da Paraíba. Quello che per molti è normalità, come viaggiare, conoscere luoghi nuovi, andare al mare, partecipare ad un evento, eccetera..., questo sabato ha rappresentato per i ragazzi un momento unico, certamente indimenticabile e memorabile. Infatti la quasi totalità non era mai uscita dalla sua comunità e quindi arrivare a João Pessoa e trovarsi improvvisamente di fronte allo spettacolare centro disegnato dal grande architetto Oscar Niemayer, deve essere stata un'esperienza e un momento che pochi hanno potuto sperimentare nella loro vita. Come osservatore esterno di quel momento posso solo descrivere superficialmente l'emozione di quel giorno e difficile è esprimere con le parole la sensazione che ciascun "fotografo" ha provato nel vedere esposta la sua fotografia. A queso punto preferisco rimanere in silencio e lasciare che parlino le immagini, come quelle del taglio del nastro inaugurale: un'esplosione di allegria che ha contagiato tutti, a cominciare dall'inarrestabile ideatore del progetto.

Gli alunni del progetto mentre percorrono il Cammino della conoscenza scientifica 






Alcuni momenti della cerimonia di apertura

Il taglio del nastro inaugurale 



La visita alla mostra e la foto ricordo dei Fotógrafos de rua

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