Al mattino di domenica 12 luglio, ci mettiamo in viaggio e, dopo un’ora e mezzo, arriviamo alla prima meta: il quilombo di Pedra d’Àgua. Già arrivarci è un’esperienza visto che l’ultima parte della strada è uno sterrato in forte discesa che, quando piove (e oggi sta piovendo), si trasforma in uno strato di fango scivoloso come il sapone. Complimenti a mia figlia che, essendo al volante del mio Pajero, ha dovuto provare l’emozione non proprio gradita di guidare in queste condizioni. Un’occhiata veloce alla lezione di capoeira del maestro Abimael e poi eccoci al momento clou: l’incontro con i bambini del Progetto Escrilendo e con le loro assistenti Rosymare, Josefa e Maria José. Ci siamo presentati a vicenda e abbiamo passato un paio d’ora disegnando, giocando, cantando e facendo una scorpacciata di pipoca (popcorn). Una bella foto ricordo e poi via perchè ci stanno aspettando al quilombo Matão per il il pranzo.
Pedra d'Àgua (cliccare sull'immagine per vedere le foto)
Il pranzo è stato tipicamente nordestino: arroz com feijoada e farofa e galinha de capoeira (riso con fagiolata, farina di mandioca e gallina ruspante). Semplicemente squisito, e nessuno si è tirato indietro.
Un grande ringraziamento va alle assistenti di Escrilendo, Rosângela, Renata e Andreza: la loro pazienza nel tenere a bada i bambini del progetto e i tanti altri che si sono aggregati va ben al di là del normale.
Matão (cliccare sull'immagine per vedere le foto)
Silvia e Joice al Matão (cliccare sull'immagine per vedere le foto)
Alcuni giorni altra esperienza interessante: siamo passati al quilombo di Paratibe per consegnare una fornitura di derrate alimentari: granoturco e inhame.
Quilombo Paratibe (cliccare sull'immagine per vedere le foto)
Per chiudere è doveroso ricordare che il Progetto Escrilendo che coinvolge piì di 80 bambini nelle comunità di Matias, Matão e Pedra d'Àgua può continuare grazie all'aiuto generoso e concreto degli amici di UNITI PER LA VITA di Arese.
Nenhum comentário:
Postar um comentário