Tra le insegnanti che aderirono al progetto c’era una certa Costanza, giovane maestra di belle speranze da poco approdata alla scuola elementare di Valera.
Orbene, oggi a 35 anni di distanza, Costanza è la maestra della mia nipotina Dharma (prima elementare, prima C Valera). Io nel frattempo sono entrato a far parte della terza età e passo buona parte del mio tempo in Brasile svolgendo alcuni progetti di volontariato con giovani e bambini delle comunità afrodiscendenti della Paraíba nel nord est del Brasile.
Fu così che un giorno di dicembre dell’anno scorso, andando a prendere la mia nipotina all’uscita di scuola, mi imbattei nella maestra Costanza. “Alberto, che bello reincontrarti. Ma dimmi: tua nipote mi ha detto che hai dei progetti con dei bambini brasiliani; non è che vieni un giorno in classe a raccontare qualcosa ai miei alunni?”
Detto e fatto. Avuta l’autorizzazione della direzione didattica, il 28 gennaio mi sono presentato in classe accompagnato da mia moglie, docente brasiliana che si arrangia abbastanza con l’italiano, e ho raccontato un po' di cose mostrando alcune fotografie dei bambini con cui lavoro. Un’ora e mezzo davvero interessante, con molta attenzione, tanta partecipazione e una sfilza di domande puntuali. Una settimana dopo mi è stato recapitato a casa un malloppo di disegni fatti dai bambini: non poteva esserci prova più chiara di quanto avessero capito e interpretato bene il messaggio.
Il mio grazie alla maestra Costanza e ai bambini lo dico pubblicando, con il sottofondo musicale di una bella canzone di Toquinho, la sequenza dei loro piccoli capolavori.
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Una breve storia di come è nato e si è sviluppato il progetto Escrilendo in Casa dos sonhos e in alcune comunità quilombolas della Paraíba, nord est del Brasile.
Que maravilha! É uma alegria fazer parte desse lindo projeto e ter vivido essas belas alegrias.
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