Mi chiamo Francesco De Luca, in arte Telemare, ribattezzato in Brasile come “Françiscu du MATÃO”, ho 30 anni, calabrese di San Lucido (CS), insegno break dance da oltre 10 anni e faccio parte di una crew (gruppo) di nome COMPà DREUSH. Qualche mese dopo esser emigrato a Milano per studiare teatro, ho avuto la possibilità di continuare a coltivare e migliorare la mia passione (VITA), la break dance, in una sala gestita da b-boy Edwin (natural force crew) e proprio in queste occasioni ho avuto il piacere di conoscere Cristian (Frosties). Entrammo in simpatia, scambiammo due chiacchere e ad ogni allenamento ci sfidavamo a colpi di ballo. Solo con lui, in sfida, riuscivo a dare il meglio di me, perché quando hai di fronte qualcuno che rispetti e stimi la sfida si fa molto stuzzicante! Il suo animo mi entusiasma, così gli proposi di fare un contest (gara di break dance) al sud e con la scusa di visitare la Calabria… UN VIAGGIO STUPENDO.
Queste poche righe spiegano il perché abbia accettato la proposta di Cristian di andare in Brasile e di come la mia risposta sia stata “SI “dopo 30 secondi. “INSEGNEREMO BREAKING’ NEI QUILOMBOS” mi scrisse Cristian, ed io risposi “PRENOTA IL VOLO”!
Ad accoglierci il grande LUIS, la voce spirituale e riflessiva di quest’esperienza che ci ha aiutati a capire come gira il mondo e come Farlo Girare. Conoscerlo mi ha onorato, dialogare con lui mi ha emozionato, osservarlo mi ha fortificato.
Arriviamo nel primo quilombo, il Matão! CHE STILE! Un paesaggio bellissimo, sembrava di essere tornati indietro nel tempo, le casette, la strada di terra, gli animali liberi, gli occhi curiosi delle persone, la timidezza dei bambini. Organizziamo 2 classi: AS CRIANÇA e OS JOVENS (piccoli e grandi)! Rimango scioccato dalla capacità atletica dei piccoli (sembra che ruote e capriole per loro vengano prima del camminare) e di come riuscisse loro facile seguire il ritmo musicale… oserei direi NEL SANGUE! In Italia se non passano 3 mesi di lezioni non vedi nemmeno una ruota sulle mani! Per non parlare dell’energia, MEU DEUS che energia!!! In tutto ciò regnava sovrana LA CAPOEIRA! Tutti che “Gingavano”, e anche noi abbiamo iniziato a Gingare e dopo 5 giorni JOCAVAMU CAPUEIRA! Mentre per rilassarci danzavamo il Forrò, molto simile alla Bachata ma con uno stile diverso. Arrivava la sera e la nostra doccia consisteva nel gettarsi dell’acqua addosso con un pentolino, sempre accompagnati dalla musica di un vicino ad alto volume. Cenavamo spesso a casa di Luzia e gustavamo il cibo povero ma squisito del luogo. Creavamo dei cerchi dove si dialogava, nascevano giochi, si stava insieme… che bella cosa SI STAVA INSIEME!
Dopo 5 giorni di Matão non ti manca più niente, ti mancherà solo il Matão e il coro dei bambini che, nel momento dei saluti, cantavano "