Un bacio per un real Strettamente legato al giro della droga è quello della prostituzione, compresa quella infantile. Il primo gradino è la vendita di un bacio: un bacio un real (circa 350 centesimi di euro). Tutto il resto è a crescere: ogni prestazione un prezzo. Come in tutto il mondo, verrebbe da dire. Il dramma è quando la pratica della prostituzione è quasi sempre la diretta conseguenza della miseria più squallida e dello sfascio sociale.
La speranza cresce nell'orto La vera miseria è l’assenza totale di qualsiasi possibile via d’uscita. Situazione che il gruppo “Donne per la vita” non ha voluto accettare passivamente. E’ così che nel 2003 è nato il progetto “Orti dietro casa” come risposta alla situazione di disoccupazione, fame e violenza che vive Carolina Due. Gli obiettivi. Il progetto si ispira alla campagna “Fame Zero” del governo Lula e ha come obiettivi principali: coinvolgere le famiglie più povere nella coltivazione del terreno dietro casa per piantare verdure di uso comune, rieducare le persone ad una corretta alimentazione quotidiana per mezzo di corsi culinari fatti con le verdure da loro prodotte, vendere le verdure in eccesso, preparare e vendere alimenti cotti che abbiano come ingredienti di base le verdure prodotte. Il progetto è seguito a tempo pieno da Nildo Rodriguez (30 anni, due figli) e part time da Paolo Lino Rocha (pensionato con tre figli già grandi e futuro diacono della chiesa locale). L’assistenza tecnica dalla società Mandala (organizzazione agricola specializzata in irrigazione e coltivazione senza agrotossici).


Oggi sono circa 60 le famiglie coinvolte nella produzione e nel consumo delle verdure.
Alcune stanno già producendo più del proprio fabbisogno e hanno cominciato a vendere porta a porta con la bicicletta il surplus. Quattro sono le vasche per l’irrigazione costruite con la consulenza della Mandala.
Trenta donne stanno partecipando ai corsi di rieducazione alimentare. Alla fine di ogni lezione si portano a casa una marmitta di quello che hanno imparato a cucinare e lo dividono con il resto della famiglia.
Linee di sviluppo. Introdurre l’allevamento di piccoli animali tipo anatre, quaglie, galline, pesci… che si nutrirebbero con gli scarti degli orti e fornirebbero il concime, aumentare la produzione di cibi cotti da vendere a prezzi “politici”, organizzare la vendita in loco e nei quartieri vicini, esportare il progetto in altre comunità povere della parrocchia.
I costi. Poco più di 7.000 euro all’anno. Sono compresi i costi del personale (3.500 €), del materiale agricolo (800 €), dell’organizzazione dei corsi, della divulgazione, della vendita e attività correlate (2.600 €), della costruzione delle vasche (500 €).
Finanziamento. L’obiettivo è quello di raggiungere lentamente l’autonomia finanziaria. Finora il progetto è potuto decollare grazie agli aiuti di vari amici italiani; è grazie al loro contributo che vengono retribuiti i due collaboratori e comprate le sementi e il concime…
L’organizzazione Mandala fornisce il materiale per la costruzione delle vasche, Alcuni commercianti e gruppi locali forniscono alimenti da integrare con i prodotti degli orti nei corsi di educazione alimentare.
Tutto questo ho potuto constatarlo di persona visitando con Nildo vari orti e varie famiglie, raccogliendo preziose testimonianze sull’efficacia del progetto.
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